“Antologia Poetica per AMELIA ROSSELLI” – 2011/1997

“ANTOLOGIA POETICA PER AMELIA ROSSELLI” 

di e con  Consuelo Ciatti

Musiche originali dal vivo –  Mauro Castellano, pianoforte

“…ho lasciato che i suoni delle poesie di Amelia si liberassero secondo volere poetico…”

Lo spettacolo, in forma di ‘Concertato’ per voce e pianoforte, è alla sua quarta edizione (1997, 2004 e 2006 le precedenti) e vuole, quest’anno, celebrare il 15° anniversario della scomparsa della poetessa, una fra le voci salienti della poesia italiana del ‘900.

Mi occupo della poesia della Rosselli dal 1996: a qualche mese dal suicidio le ho dedicato, a Prato, incinta di un ‘pancione di sei mesi’ una lettura intitolata ‘Minuscolo omaggio ad Amelia Rosselli’ (Teatro G. Monaco); l’anno successivo, nel 1997, questa prima lettura si è sviluppata nel ‘Concertato’, dal titoloAntologia Poetica: per Amelia Rosselli’, con musiche originali del M° Mauro Castellano (allievo di Sylvano Bussotti e considerato fra i più interessanti e attivi musicisti-compositori della sua generazione), che è andato in scena, sempre a Prato, all’interno della Rassegna ‘Voci per donne soliste’ (Teatro S. Caterina); nel 1998, presso il Gabinetto Vieusseux di Firenze, si è svolto il primo Convegno sulla poeta, ‘Amelia Rosselli, un’apolide alla ricerca del linguaggio universale’, dove ho fatto ascoltare una registrazione audio, selezione dallo spettacolo del ’97, pubblicata poi su CD, come allegato agli Atti del Convegno (‘Quaderni Circolo Rosselli n° 17’  Giunti, 1999); nel 2004 ho ideato e curato l’evento culturale ‘Amelia Rosselli – Il librarsi poetico’ , che si è tenuto fra il Consiglio Regionale della Toscana e il Piccolo Teatro del Comunale di Firenze: in questa occasione è stata presentata una nuova versione dello spettacolo, che ha potuto arricchirsi delle luci di Maurizio Viani (storico collaboratore di Leo de Berardinis dalla metà degli anni ’80, che ha con lui realizzato alcuni degli spettacoli più belli del nostro Teatro Contemporaneo); nel 2006, per l’edizione romana (Teatro Orangérie), si è focalizzato ed evoluto il rapporto dialettico con la musica di Mauro Castellano: sin dall’inizio la presenza della musica in scena si è dimostrata fondamentale, ma con il tempo si è rivelata sempre più preziosa nell’intessersi con una poesia che ha le sue radici proprio in una formazione di tipo musicale, oltre che letteraria, della Rosselli (studi di composizione, violino e pianoforte).

Per l’attuale messa in scena mi sono avvalsa di una équipe altamente qualificata, che vede la partecipazione del Luci Designer Valerio Alfieri (che ha lavorato e lavora in tanta produzione teatrale e operistica nazionale e internazionale, e vorrei ricordare, fra gli altri, Luca Ronconi, Franco Zeffirelli, Bob Wilson, Carolyn Carlson…), e del Tecnico del Suono Franco Spataro (che, oltre alle collaborazioni con i musicisti Sylvano Bussotti, Salvatore Sciarrino, Giorgio Battistelli e con l’attrice-vocalista Gabriella Bartolomei, ha curato impianti fonici per alcuni fra i più prestigiosi Teatri italiani).

Il mio percorso professionale, che molto deve all’incontro con il regista russo Anatolij Vassilev e con il pedagogo Yurij Alschitz presso l’Accademia d’Arte Drammatica di Mosca, e che mi ha portato a lavorare in cinema con autori quali Paolo e Vittorio Taviani, Marco Bellocchio, Michele Placido, Citto Maselli, si è formato, ai suoi esordi, attraverso un lungo (quasi 10 anni!) e approfondito studio con Gabriella Bartolomei nell’ambito della ricerca sonora e del rapporto tra voce e musica.

Fra le varie collaborazioni, vorrei qui citare quella con il M° Giancarlo Cardini al Concerto

‘I Prati del Paradiso’, quadri musicali su poesie di Aldo Palazzeschi, , in cui sono voce recitante insieme a 6 strumenti (e 7 strumentisti), un direttore d’ensemble e giocattoli sonori.

“ La poesia è già di per sé ritmo e suono; ma quando si rapprende ancor di più in microcosmi significanti, in attimi che divengono in sé compiuti, come nella mia ricerca su suoni ed armonie, i gesti musicali amplificano le potenzialità fonetiche, ogni suono diventa idea, la sillaba stessa – come scrive Amelia Rosselli – diventa ‘particella ritmica’; mi siedo al pianoforte quasi come quando, in teatro, siedo al cembalo per accompagnare i recitativi delle opere del Settecento; per accompagnare delle frasi vocali con degli accordi, cioè con delle piccole illuminazioni sonore. La voce di Consuelo sale su dal fondo del ‘pozzo della comunicazione’ (è ancora una definizione della Rosselli), e la musica di un pianoforte dall’ala nera raccoglie soltanto, di quel pozzo, gli echi”.  (Mauro Castellano)

 

GALLERIE FOTOGRAFICHE

1° ed. Prato Teatro S. Caterina 1997

 

2° ed. Firenze Ridotto Teatro Comunale 2004 (Foto di Luca Ficini)

 

3° ed. Roma Teatro Orangérie 2006 (Foto di Tommaso Le Pera)

 

4° ed. Prato Teatro Magnolfi Nuovo 2011 (Foto di Luca Ficini)

 

RASSEGNA STAMPA